"Bisogna ristampare le schede elettorali". Così Di Pietro e Berlusconi, che giocano a guardia e ladro da 17 anni, si trovano d'accordo su una stessa cosa. Evento da ricordare.
I due esponenti non hanno a quanto pare ben chiara una cosa: ritirare da tutti i seggi d'Italia 32.000.000 di schede, ristamparne altrettante e ridistribuirle in lungo ed in largo non è cosa semplice. Non sarebbe neanche corretto parlare di ristampa senza accennare minimamente al fatto che le schede non vengono stampate da un'associazione di volontariato ma l'operazione costerebbe e noi contribuenti italiani più di un milione e mezzo di euro. E in un periodo di vacche anoressiche non sembra proprio una buona idea.
Perdipiù il caos cartaceo ai seggi alimenterebbe le possibilità di blogli elettorali e gli italiani all'estero che hanno già votato dovrebbero rivotare. Se si vuole garantire una parziale regolarità delle elezioni (perchè solo su questa possiamo oramai contare) si dovrebbe andare avanti per questa strada.
Anche perchè, e qui arriviamo al particolare più interessante quanto paradossale, il layout delle schede elettorale non è stato deciso nè dal governo Prodi e nè è stato fatto a casaccio.
Per essere chiari, l'8 marzo 2006 Berlusconi, Ciampi, Pisanu e Castelli firmarono, presa visione, il decreto di Modificazioni alla composizione grafica delle schede per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
Chi ha fatto la regola è lo stesso che oggi la contesta, paradossale vero?
Per l'esattezza:
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione; Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di facilitare la lettura della scheda elettorale e l'espressione del voto in occasione dell'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione dell'8 marzo 2006; Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dell'interno;
E m a n a il seguente decreto-legge:
Art. 1. Schede per l'elezione della Camera dei deputati
«Sulle schede i contrassegni delle liste collegate appartenenti alla stessa coalizione sono riprodotti di seguito, in linea orizzontale, uno accanto all'altro, su un'unica riga.».
Art. 2. Schede per l'elezione del Senato della Repubblica
«Sulle schede i contrassegni delle liste collegate appartenenti alla stessa coalizione sono riprodotti di seguito, in linea orizzontale, uno accanto all'altro, su un'unica riga.».
Dato a Roma, addì 8 marzo 2006
CIAMPI
Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri
CIAMPI
Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Pisanu, Ministro dell'interno
Visto, il Guardasigilli: Castelli
Visto, il Guardasigilli: Castelli
(clicca qui per vedere il testo intero del decreto)
Riporto infine due modelli di schede elettorali: il primo è il prototipo di scheda votato da Berlusconi, Pisanu, Ciampi e Castelli nel 2006 e il secondo è quello che troverete nelle schede elettorali, criticato oggi da Berlusconi e Di Pietro, quando andrete a votare il 13 e 14 aprile. Trovate le differenze!
5 commenti:
ciao!bello il tema del tuo blog....
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ciao! tornerò presto a visitare il tuo blog!
Ciao Davide, certo che ti linko! Fammi sapere appena fai lo stesso, ciao!
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Davide sono Manuel.. scusami, ma non riesco a trovare il mio link :(...
secondo me hanno fatto una gran cazzata..metti tutti queivecchietti che non capiscono una mazza, vedi quante probabili schede verranno annullate..spero solo che venga fatta in questi ultimi giorni una massiccia campagna in televisione, per spiegare con precisione come bisogna votare..
Giorgio da Catania
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