mercoledì 26 novembre 2008

L'ipocrisia diventa uomo: Daniele Capezzone



Daniele Capezzolone ha la faccia di uno sveglio (vedi foto) ed è un rebus, lui si reputa politico, la società civile lo reputa un comico, un satirico, uno showman, un minchione.
Secondo me è semplicemente un ottimo ipocrita e un uomo mediocre.
E' una vittima, su questo non può pioverci. Una vittima del grande Padrone, che tra gli altri ha schiavizzato anche il servile Capezzone.
Oggi Daniele Capezzone è il portavoce del PDL e in ogni trasmissione televisiva mente, crea confusione, partorisce concetti insensati e quantomeno imabarazzanti pur di inchinarsi (a 90 gradi) al volere del grande capo Silvio.

Pochissimi mesi fa, invece, lo stesso Capezzone militava in un partito di Centro e rilasciava le seguenti dichiarazioni (virgolettate):

[Sul governo Berlusconi]Sarebbe un' eresia dirsi d' accordo con chi ha impostazioni clerico-fasciste su materie come il divorzio, la droga, la ricerca scientifica. (da Corriere della Sera, 30 ottobre 2003 pagina 13)

Silvio Berlusconi è entrato in politica con 5 mila miliardi di debiti e con le banche che tentavano di strozzarlo; oggi vanta 29 mila miliardi di attivo e figura tra i sette uomini più ricchi del pianeta (da Repubblica, 30 ottobre 2005 pagina 13)

Berlusconi doveva fare la grande riforma costituzionale e ci ha precipitato nel casino del proporzionale, doveva fare le grandi riforme economiche e abbiamo Tremonti che scrive libri da no global, doveva fare la grande riforma della giustizia e si è fatto solo gli affari suoi. Ha trasformato la Casa delle libertà nella Casa delle libertà vigilate. (da Corriere della Sera, 4 febbraio 2006 pagina 8)

Berlusconi si paragona a Napoleone e Churchill. Mi ricorda la barzelletta dei due matti: uno dice "Io sono Mosè e Iddio mi ha dato le tavole della legge" e l' altro, offeso "Ma guarda che io non ti ho dato niente!". Ecco, lui potrebbe essere il secondo matto, mentre per il novello Mosè bisogna scegliere tra Bondi e Fede. (da Corriere della Sera, 12 febbraio 2006 pagina 8)

L' Italia non può permettersi altri cinque anni di governo di Silvio Berlusconi: non sarebbero "ecosostenibili". [...] Per non parlare di ciò che è accaduto sul terreno dei diritti civili, con un'autentica aggressione contro le libertà personali: contro il divorzio breve, contro l'aborto, contro i pacs, contro la fecondazione assistita e la libertà di ricerca scientifica, fino all'ultimo tentativo di sbattere in carcere i ragazzi per qualche spinello. (dal sito internet de La Rosa nel Pugno, 10 marzo 2006)

La mitica devolution di Bossi è il nulla: la sanità è già di competenza delle Regioni, per la polizia locale non ci sono soldi, per la scuola facciamo gli esami in dialetto? (da Il Gazzettino, 19 ottobre 2003)

venerdì 14 novembre 2008

Nuove Emozioni

Seguir con gli occhi il Tg4 di Fede e poi
ritrovarsi a votare
e straiarsi felice sul divano ad ascoltare
un servile Bruno Vespa
E di giorno pranzare con Dell'utri e lo stalliere per avere
Cosa Nostra dentro casa
Domandarsi perchè quando muore Borsellino
l'eroe è Mangano
e Mentana non fa una piega
E fondare Forza Italia e Mediolanum con dell'Utri
per vedere
se poi è tanto difficile riciclare
e scrivere un decreto per fermare
processi che
tra mafia e Sme
l'avrebbero punito il Re
capire tu non puoi
tu chiamalo se vuoi
Berlusconi
tu chiamalo se vuoi
Berlusconi
E iscriversi con Schifani alla P2
quando ancora ha dei capelli
e venerare Gelli
Parlar del piano di rinascita con un massone
per ore e ore
e non capir che mentre l'Italia muore
E nominar Gasparri Ministro
e appena fatto
un giorno dopo ti salva rete4
E prendere a pugni i magistrati
perchè stati un pò scortesi
sapendo che Alfano i processi li ha già sospesi
e chiudere gli occhi per sperare
qualcosa che
giustizia è
ma nel paese tuo non c'è
Capire tu non puoi
tu chiamalo se vuoi
Berlusconi
tu chiamalo se vuoi
Berlusconi



Chi volesse copiarla citi questo blog per favore.

giovedì 6 novembre 2008

Diamo le spalle al futuro


Mentre tutti osserviamo ciò che accade negli Usa, alle nostre spalle nasce il Nuovo Mondo. Stiamo dando le spalle alle nuove superpotenze mondiali, ai nuovi punti di riferimento del futuro, che in punta di piedi stanno ridisegnando lo scenario economico mondiale. L'Asia è la nuova America, sarà il nuovo sogno, il "sogno asiatico" entro pochi anni.

La crisi finanziaria sta scombussolando tutto il mondo, è vero, ma alcuni Paesi continuano comunque a crescere in misura esorbitante; tante realtà crollano, di sbriciolano, altre semplicemente rallentano una corsa supersonica.

Voltatevi! Osservate il nuovo continente Cinese-Indiano, il "Cindia", è lì il futuro.

Proprio mentre milioni di italiani apprezzano la riforma dei grembiulini, che taglierà 1,4 miliardi di euro all'istruzione in 4 anni, in tutto il mondo ci si attrezza per istruire meglio i giovani perchè è questa l'unica vera speranza per limitare i danni di questa crisi.

Gli anni Venti e gli anni Settanta hanno insegnato proprio questo, ma evidentemente la storia non isegna nulla, o forse sarebbe meglio pensare che i governatori non la conoscono affatto la storia.

Oggi in America vengono stanziati 1,3 miliardi di dollari destinati a far imparare la lingua cinese ai giovani americani; in Italia si tagliano ancora fondi e in pochi sanno dov'è la Cina. Pensate, in Italia la metà della popolazione è ferma alla terza media.

Ragionate su questo: l'America, superpotenza bisecolare, in cui tutti parlano la lingua commerciale più usata al mondo, l'inglese, ha intuito (e anche in ritardo) che dovrà fare i conti con la tigre asiatica e sta insegnando il cinese ai ragazzi. Stanno per perdere una supremazia e facendosene una ragione stanno correndo ai ripari. Loro...

Da noi vige la regola del "tutti promossi" invece, perchè fa contenti tutti: studenti, genitori, maestri e Stato (che può associare la parola promozione a istruzione, vantandosene). Ma soprattutto la nostra politica scolastica fa piacere ai paesi emergenti, in cui l'istruzione e la formazione è selettiva ed è considerata un bene supremo.

Migliaia di aziende europee e internazionali non si trasferiscono in Cina o in India solo perchè, come si tende giustamente a pensare, i salari sono bassi e parte dei lavoratori vengono sfruttati; una motivazione portante è che oggi i migliori ingegneri mondiali sono asiatici e ogni anno Cina e India ne sfornano milioni e milioni; e le aziende hanno bisogno di ingegneri capaci.

Ma noi italiani abbiamo la Bocconi, andiamo fieri della Bocconi, beato sia chi studia alla Bocconi. Eppure tra le prime cento Università di Direzione aziendale del mondo, la Bocconi è l'unica italiana e si trova al 48mo posto. Più efficiente della nostra Università ci sono decine di Università asiatiche, come l'Università di Shangai, di Singapore, di Honk Hong, ad esempio.

Aggiungete a questo che paesi come Cina, India e Russia, che sono il simbolo del Nuovo Mondo, hanno abbandonato solo da un paio di decenni gli schemi comunisti che ingabbiavano ogni iniziativa aziendale privata. Paradossale, no?

Noi abbiamo paura della concorrenza, non la accettiamo e preferiamo parlare di dazi doganali e maestro unico. Lo Stato aiuta le banche e alcune aziende (vedi Alitalia) come si fa(ceva) nei Paesi di stampo comunista e taglia fondi da destinare all'istruzione. Nel resto del mondo esemplare si fa esattamente l'opposto. Noi italiani siamo sempre in leggera controtendenza.

Consiglio a tutti i libri "Bankenstein" di Marco Saba e "Centomila punture di spillo" di Federico Rampini e Carlo De Benedetti.

lunedì 3 novembre 2008

Astinenza cattolica

Dall'Antico Testamento, libro Levitico 20,18:


21 Santità dei sacerdoti. - [..] Il Signore disse a Mosè: "Parla ai sacerdoti, figli di Aronne, e riferisci loro: [...] Non prenderanno in moglie una prostituta o già disonorata; nè una donna ripudiata dal marito, perchè sono santi per il loro Dio. [...] Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre; [...] Sposerà una vergine. Non potrà sposare nè una vedova, nè una divorziata, nè una disonorata, nè una prostituta; ma prenderà in moglie una vergine della sua gente. Così non disonorerà la sua discendenza in mezzo al suo popolo; poichè io sono il Signore che lo santifico".


Dal Vangelo secondo Matteo:

Primo Timoteo 3:1 - "Certa è questa parola: Se uno aspira all'ufficio di vescovo, desidera un'opera buona. Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, costumato, ospitale, atto ad insegnare, non dedito al vino nè violento, ma sia mite, non litigioso, non amante del denaro, che governi bene la propria famiglia e tenga i figliuoli in sottomissione e in tutta riverenza, che non sia novizio, affinchè, divenuto gonfio d'orgoglio, non cada nella condanna del diavolo."


Più di mille anni dopo Papa Gregorio VII decreta il celibato per i preti cattolici, forse la sua parola valeva più di quella del Signore? Evidentemente per alcuni si.


lunedì 27 ottobre 2008

No, we can't



Obama si era messo in testa di cambiare l'America, e con lei il mondo.

E' coraggioso Obama; l'ultimo presidentissimo che voleva un cambiamento fu John Kenendy, che sfidò il mostro Bankenstein. Chi vinse lo si sa.
Oggi Bankenstein è ancora più forte ed è sempre lui a governare il mondo, con l'appoggio di petrolieri e grosse multinazionali.

Obama non può cambiare il mondo, non è ancora giunto il tempo per provarci.
E allora il divario tra lui e Mccain si ridurrà ogni giorno di più e faranno di tutto per truccare fino all'inverosimile il voto americano, come fecero alle scorse elezioni tra l'altro.
Forse non ci riusciranno, perchè il consenso democratico è troppo consistente.
Allora lo costringeranno a non stravolgere il sistema, a non infastidire e sfidare Bankenstein.

Se Obama resisterà, se vorrà davvero cambiare l'America, forse la cambierà davvero, con i suoi ideali, ma non da vivo.

giovedì 23 ottobre 2008

2012 - La fine è vicina


Stando alle affermazioni di alcuni giornalisti e studiosi, tra quattro anni e due mesi moriremo tutti. Lo hanno detto i Maya 1300 anni fa, quindi possiamo crederci.

Precisamente giorno 21 dicembre del 2012 sarà il giorno apocalittico; i pareri riguardanti il modo in cui ci estingueremo sono svariegati, ma tutti convergono in quella fatidica e quantomai vicina data. Chi parla di un terremoto che sconvolgerà la terra, chi di alluvioni, chi del giorno del Giudizio, qualcuno dello sgretolamento del sole, alcuni parlano di uno stop di 72 ore della rotazione terrestre e poi di una ripresa della rivoluzione, in senso inverso però.
Secondo me il 21 dicembre 2012 Berlusconi nelle vesti di Presidente della Repubblica firmerà la legge del governo Doris (quello di Mediobanca) che all'art. 1 sancirà la fine del mondo che avrà effetto dalla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.


I Maya, che si consideravano creature provenienti dal mais lavorato dagli Dei, vissero tra il 200 e il 900 d.c il periodo più fiorente per la loro civiltà; le principali città Maya si estendevano tra l'attuale Messico e il Guatemala. Fu una delle civiltà più evolute. Rapportando il grado di conoscenza che i Maya possiedevano 1400 anni fa ad oggi, in base ai pochi strumenti che avevano e al fatto che non hanno mai avuto contatti con gli altri continenti, possiamo dire che oggi nessuna nazione sulla Terra si avvicinerebbe neppure lontanamente al loro livello di evoluzione.


La loro concezione del tempo era diversa dalla nostra. Per noi il tempo è una lunga linea retta infinita in cui si verificano degli eventi; per loro il tempo era una linea che formava un cerchio. Credevano che il tempo fosse ciclico, che compiesse un periodo per poi ripetersi.

Esistono, sempre secondo loro, diverse ere, scandite dall'inizio di un nuovo ciclo temporale.
Calcolata dai Maya, grandi appassionati di astrologia, in base ai movimenti dei corpi celesti nell'universo, ogni era durerebbe 5126 anni. Noi viviamo in quella partita il 13 agosto 3114 a.c. che si concluderà il 21 dicembre 2012.

Dimenticavo, secondo il calendario Maya, ricostruito dagli studiosi in base ai reperti trovati, questa che sta per concludersi sarà l'ultima era. Questo perchè essi davano profonde interpretazioni ai movimenti dei corpi celesti. Secondo quelle che furono le loro credenze, la via lattea rappresenta il passaggio per l'aldilà; ebbene, il 21 dicembre 2012, dopo 25625 anni la Terra si allinerà perfettamente con l'asse della via lattea. Per questo i Maya credettero nella fine di tutto e nel concretizzarsi dell'aldilà.

Il 21 dicembre 2012 non accadrà nulla, chi pensa invece che quello sarà il giorno finale per tutti mi contatti pure, trovarà qualcuno a cui lasciare tutti i suoi beni, dato che non potranno più servirgli dopo quel vicino e bugiardo 21 dicembre.

sabato 11 ottobre 2008

Du iù spik inglish?


L'inglese noi italiani non lo mastichiamo proprio, infatti anche in questa materia siamo gli ultimi nella classifica europea. Questa debolezza diventa però ridicola quando si minaccia l'unione europea di boicottare le sedute parlamentari comunitarie se dovesse mancare l'interprete.

Al parlamento europeo ogni rappresentante attualmente ha un interprete e una versione tradotta della documentazione nela propria lingua. Così il rappresentante finlandese ha ogni tipo di traduzione (audio e testo); stessa cosa per i greci, rumeni, olandesi, spagnoli, portoghesi, danesi, svedesi, italiani, ecc.
Per ogni seduta ci sono 27 traduzioni simultanee e 27 documentazioni in lingua diversa.
Pochi mesi fa, la Commissione europea ha proposto di tagliare gli alti costi di interpreti e traduttori adottando soltanto tre lingue di lavoro: inglese, francese e tedesco.

E qui nasce la polemica: Silvio Berluscoini, adatto rappresentante dell'ignoranza italiana ha minacciato pubblicamente, come sostiene il The Guardian, di abbandonare le riunioni se non dovesse avere a disposizione il traduttore simultaneo e documenti in italiano.
Inoltre, come asserisce il Corriere, il Cavaliere ha mandato una lettera a tutti i ministri chiedendogli di parlare in italiano quando incontrano i loro colleghi europei.
Una battaglia ridicola, che ci rende ancora più ridicoli di quanto già siamo agli occhi dell'Europa.

Eppure, sicuramente non sono il solo a ricordare il "contratto con gli italiani", stupulato nel 2001 nello studio dalla badante di Berlusconi, a Porta a Porta. Si parlava delle tre "i": istruzione, inglese e informatica.
Premier, Ministri, studiate!!

sabato 4 ottobre 2008

Misteri di Stato


2 febbraio 2007, amara giornata: un poliziotto in servizio moriva mentre faceva il proprio lavoro: contrastare una mandria di idioti che amano sfogarsi lanciando verso le forze dell'ordine sassi, sanitari, spranghe, conoscenti; lo fanno con il volto coperto, perchè sono dei vigliacchi.
Nel disordine moriva l'agente Raciti, uno tra gli esseri umani tra tante bestie vigliacche.
Com'è morto? E' stato ucciso? Non si sa. Qualcuno lo sa, ma non parla.
Il capro espiatorio è Antonino Speziale, delinquente catanese presente attivamente alla notte del 2 febbraio, che ha ammesso di lanciare un sottolavello (tra le altre cose) verso gli agenti, che merita come tanti altri delinquenti di stare in carcere, ma che probabilmente non ha ucciso Filippo Raciti.
Ma allora chi è stato? Perchè si insiste da 20 mesi solo questo teppistello se tra le tantissime telecamere, mobili e fisse, presenti all'esterno dello stadio Massimino non si ha nessuna prova? Perchè si ha quasi paura a dichiarare che non è stato Speziale ad uccidere Raciti?

Non si ha nessuna certezza, allora può essere accaduto di tutto.
Ad esempio potrebbe essere stato un'incidente ad uccidere l'ispettore Raciti, un furgoncino della polizia che andando in retromarcia ha travolto l'ispettore sfortunato, chi lo sa. E può darsi anche che il collega che ha travolto inavvertitamente Raciti non riesca più a trattenere questo segreto pesantissimo e voglia finalmente liberarsi la coscienza. E magari per scongiurare questa scomoda verità colui che vuole parlare è stato trasferito al nord per tenerlo il più lontano possibile dalla vicenda. Vado troppo in là con l'immaginazione? Non lo so........
Solo la verità può dare sollievo all'anima di Filippo e ai suoi figli, anche se scomoda per qualcuno. Coraggio!
Fin'ora la verità è solo una: un uomo è morto, ucciso o per incidente, per colpa di una società marcia, senza valori, alla frutta.

La rivoluzione non verrà se ciascuno di voi non la farà scoppiare dentro di se