mercoledì 30 aprile 2008

Saviano, cercati una ragazza!




Saviano, ma chi te lo fa fare! Ascolta Annalena Benini, trovati una ragazza e scrivi un bel romanzo d'amore..


Roberto Saviano, per chi ancora non lo conoscesse, è lo scrittore di Gomorra, libro che svela i meccanismi della camorra napoletana e di quella dei Casalesi in particolare.

Il suo libro ha venduto più di 200.000 copie, vinto numerosissimi premi ed è stato inserito da The Economist e New York Times tra i cento libri più importanti del mondo del 2007.

Dal 13 ottobre 2006 Saviano vive sotto scorta, è continuamente minacciato dalla camorra ed è stato trasferito per cautela lontano dalla sua città, Napoli.


Annalena Benini, giornalista stipendiata da Il Foglio, consiglia a Saviano di andare a donne, magari sfruttando questa popolarità frequentando due fidanzate al giorno.

Qualcuno dovrebbe ricordare a Annalena Bernini che Saviano sta mettendo in gioco la propria vita per combattere la malavita organizzata.

Roberto Saviano ha scritto un libro sulla camorra mettendo in discussione la propria vita, Annalisa Benini scrive invece ca**ate sul settimanale Grazia del tipo: La trasgressione fa sembrare più magre passando per Fa più paura Simona Ventura che Jack Nicholson in Shining o ancora Vorrei che in ogni ufficio ci fosse un Riccardo Scamarcio oppure Le single battono le maritate per la prima volta nella storia dell'umanità.


A una sedicente giornalista che tratta argomenti talmente futili e vuoti non dovrebbe essere permesso di scrivere articoli in cui si fa ironia e simpatica denigrazione verso chi ha scelto di scardinare il sistema camorristico.

Chi ha permesso un articolo del genere sul proprio quotidiano è l'elefantino barbuto, Giuliano Ferrara.

E poi dicono che Grillo esagera...


Clicca sull'articolo per vederlo in dimensione reale e leggerlo.

sabato 26 aprile 2008

Catania is black

La sagra dell'abusivismo, ogni giorno. Catania è la patria del mercato nero, la legalità è un optional.

La Mafia non si vede, c'è ma corrompe a bassa voce, c'è ma terrorizza sussurrando.
La delinquenza si vede benissimo invece, non servono i servizi segreti. Se un Pm di Bolzano trascorresse un solo giorno immergendosi totalmente nella vita catanese verrebbe ricoverato all'istante. Reparto psichiatria.

I posteggiatori abusivi che chiedono il pizzo ai cittadini dominano la città. E il catanese onesto, forse per paura, forse per ignoranza, paga.

La maggior parte delle piccole attività commerciali non rilascia nessuna ricevuta, nessuno scontrino. E il catanese onesto, forse per ignoranza, forse per menefreghismo, lascia correre.

Sugli autobus chi timbra il biglietto è visto dagli altri passeggeri come un eroe.

Concittadini, provate a contare quanti "paninari" (noi sappiamo chi sono e che peso hanno nella movida catanese) e quante pizzerie rilasciano la ricevuta. 2 su 10?

Il top è però rappresentato dallo spudorato mercato nero, nerissimo, che tinge il centro di Catania.

Bancarelle di extracomunitari ovunque, che attirano più clienti dei negozi rinomati della Catania chic del centro storico. Segno di una globalizzazione incontrollata e di uno stato economico del catanese medio in declino.
Dove c’è la domanda arriva puntuale l’offerta, questa è la cinica legge del mercato. E dove c’è domanda e offerta che scansa il controllo della autorità eccoci di fronte al mercato nero. Come definire invece una situazione in cui un vasto mercato nero è tacitamente accettato dalle autorità? A voi la risposta.

Basta passeggiare per le vie principali e centrali di Catania per valutare questo strano fenomeno quantomeno paradossale. Centinaia di bancarelle mobili, rivestite da un lenzuolo bianco, con accanto ad ognuno di esse un ragazzo extracomunitario che ti chiama quando gli passi vicino, invogliandoti a comprare i suoi prodotti..e ti fa anche lo sconto! te lo fa tutto l’anno, alla luce del sole e mai sottobanco. Altro che negozi commerciali!
Sono ragazzi emigrati per scappare da realtà di cui noi non abbiamo probabilmente neanche idea. Gli acquirenti sono invece cittadini che preferiscono, visti i tempi di vacche secche, acquistare una sciarpa per 5 euro anziché per 20, un paio di occhiali per 10 euro anziché per 100, bigiotteria per 5 euro anziché per 15.
Strano a dirsi ma tutto questo avviene tra i fischietti in divisa delle autorità comunali, in piena luce del giorno, in perfetta simbiosi con tutti gli altri negozi regolari della zona.
Tu vai a comprare una sciarpa in Via Etnea, in una bancarella ambulante abusiva che si trova tra quel negozio di abbigliamento e quella farmacia, bene, se l’indomani vuoi comprare una sciarpa uguale per la tua ragazza non devi far altro che tornare tra lo stesso negozio d’abbigliamento e la stessa farmacia. La bancarella del giorno prima la troverai precisamente lì. Ogni giorno, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Si, alle 13 anche gli abusivi vanno in pausa, la vita commerciale catanese si sospende, i negozianti chiudono bottega e in concomitanza i negozianti in nero tolgono i propri prodotti dalla bancarella. Sembra tutto perfettamente regolamentato. Accettato da tutti.

Ho fatto una passeggiata di una ventina di minuti per le strade del centro storico e commerciale di Catania con una videocamera nascosta, guardare per credere.


giovedì 24 aprile 2008

Inceneritori: tumore a norma di legge

Siamo immersi fino alle orecchie da immondizia. Immondizia in discarica, immondizia per le strade, immondizia in Tv, immondizia sui giornali, immondizia in Parlamento. L’immondizia ci ucciderà. Che tristezza ammalarsi per l’immondizia in questo splendido pianeta fatto di miracoli naturali.

Però il primo consiglio dei Ministri Berlusconi lo farà a Napoli, meno male.
Alzerà le mani in cielo e l'immondizia scomparirà. L'ennesimo miracolo insomma.
La prevenzione non è apprezzata in Italia, noi preferiamo risolvere le emergenze che provochiamo.

Prima crolla una scuola perché costruita male e poi scatta l’allarme “edifici difettosi”.
Prima si ammassano a dismisura i carcerati e poi scatta l’allarme sovraffollamento, per altro risolto con maestria.
Prima muore un poliziotto alle porte di uno stadio e poi scatta l’allarme ultras violenti.
Prima muore un tifoso centrato da un poliziotto e poi ri-scatta l’allarme ultras violenti.
Prima si mandano ad uccidere dei soldati in medioriente e poi scatta l’allarme terrorismo.
Prima si vive per tre settimane in Campania con l'immondizia avanti casa e poi scatta l’allarme rifiuti.
Prima si costruiranno inceneritori per risolvere l’emergenza rifiuti e poi, tra 15 anni, scatterà l’allarme tumori da nanoparticolato.

Oggi tutti cercano di convincerci che un termovalorizzatore (che non è altro che un inceneritore) è la salvezza irrinunciabile dai rifiuti. “Ci vorrebbe un bel termovalorizzatore! Altro che discariche!”. Salvo poi fare gli scongiuri per non vederselo dalla finestra.
“Termovalorizzatore”; suona bene, vero? Non fa più paura. “Inceneritore” richiamava la “cenere” e quindi un nuovo problema: “e dove la mettiamo poi la cenere?”. E poi la cenere ricorda vagamente il concetto di sporcizia. No, non va più bene il termine “Inceneritore”. Sostituiamola.
Vuoi mettere la parola Inceneritore con Termovalorizzatore? Non c’è paragone!
Quest’ultima è più chic, richiama alla valorizzazione di un qualcosa che è un rifiuto, e poi, è scomparso il richiamo alla “cenere”. Meno male.
E’ chiaro che è solo una presa in giro, un Termovalorizzatore equivale esattamente ad un Inceneritore con recupero energetico. Ci hanno raccontato che in un termovalorizzatore la combustione dei rifiuti genera un processo che sfocia con la creazione di energia ma non vi hanno detto che l’energia prodotta bruciando una tonnellata di rifiuti non basta a coprire l’energia spesa per bruciare la stessa tonnellata. In altre parole, il bilancio energetico del termovalorizzatore è in passivo.
Perdipiù estirpando il concetto di cenere dalla denominazione si vuol fare credere che non esiste inquinamento, ma solo valorizzazione. Come se Lavoisier non fosse mai esistito. Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Questo fece intendere, dimostrandolo, il chimico francese.
Come si può pensare, dunque, che bruciando 100Kg di rifiuti questi scompaiano come d’incanto?
C’è di più. Per bruciare i rifiuti, un termovalorizzatore usa delle sostanze specifiche come acqua, bicarbonato, calce, ammoniaca, ecc. bruciando così una massa superiore al rifiuto stesso! Per esser più chiari, come sostiene il dott. Stefano Montanari, esperto di nanopatologie e direttore scientifico del Laboratorio Nanodiagnostics di Modena, “bruciare significa ossidare e questa ossidazione viene attuata aggiungendo ossigeno atmosferico al rifiuto, ossigeno che, ovviamente, possiede una massa. Poiché, poi, al rifiuto vengono aggiunte quantità tutt’altro che irrilevanti di altre sostanze (almeno calce, bicarbonato, ammoniaca ed acqua), ecco che, dal processo, la massa in uscita risulta quanto meno raddoppiata”.
Il vero disastro scatenato dei termovalorizzatori deve ancora essere spiegato. Proviamoci in modo semplice e chiaro.
Una qualsiasi combustione genera direttamente o indirettamente delle particelle. Si creano indirettamente particelle quando i gas prodotti dalla combustione entrano in contatto con sostanze presenti nell’atmosfera condensandosi e formando particelle. Inoltre da qualsiasi combustione escono particelle primarie (quelle non da condensazione).
Queste particelle non sono altro che minuscoli e invisibili granuli che possono essere di ferro, titanio, zinco, alluminio, bario, tungsteno, silicio che emessi nell’aria vagano per essa trasportati dalle correnti in zone più o meno lontane. C’è da aprire una parentesi: esistono dei termovalorizzatori in grado di filtrare buona percentuale di articolato; per questo molti esperti (o sedicenti tali) dichiarano la non pericolosità delle polveri sottili. Gli esperti evidentemente non sanno, o meglio, fanno finta di non sapere che “queste polveri possono nascere direttamente laddove avviene la combustione o possono formarsi a valle di questa. Nel primo caso, le polveri sono dette filtrabili e, come ricorda l’aggettivo, sono potenzialmente intercettabili da un filtro. Nel secondo caso, invece, quelle polveri, dette condensabili, si formano a valle dell’eventuale filtro. I gas, poi, generano in atmosfera, per fenomeni di condensazione, altre polveri chiamate secondarie e il fenomeno si verifica lontano dal luogo di combustione e fuori portata di qualsiasi filtro” (Stefano Montanari).

Tornando alle particelle prodotte dal termovalorizzatore. Diciamo innanzitutto che il nostro organismo è abituato ad assumere entità polverose, le polveri vulcaniche, la sabbia del deserto, l’erosione delle rocce, gli incendi boschivi ed è altrettanto preparato nell’espellerle prontamente. Questo avviene perché queste polveri pur essendo fini, sono molto grandi rispetto le cellule del nostro corpo quindi, il granello di povere lavica viene riconosciuto dalla cellula del nostro corpo e l’organismo reagisce all’intrusione innescando una stato infiammatorio.

Con la combustione ad altissime temperature (utilizzate dei termovalorizzatori, ad esempio), invece, le particelle prodotte sono di gran lunga più piccole e più uniformi. Queste particelle leggerissime, possono restare nell’atmosfera anche per diverse settimane o mesi prima di cadere in luoghi anche parecchio distanti dal termovalorizzatore che le ha dato i natali. Ed ecco che possono trovarsi in un campo di cavoli o di pomodori o di lattughe o in un campo da pascolo. La caratteristica principale di dette particelle superfini è che non sono biodegradabili, cioè, la natura non riesce a scomporre in diversi elementi la particella in questione in modo da reintrodurla in un ciclo naturale. La nanoparticella di zinco o di alluminio o di silicio rimarrà tale per sempre. E’ facile immaginare dunque che la nanoparticella invisibile all’occhio nudo posata su un radicchio percorrerà l’intera catena alimentare senza mai mutarsi sino ad arrivare all’uomo. Essa, essendo così piccola e uniforme, riesce a penetrare in profondità nelle cellule, fino all’interno del nucleo, senza che la cellula percepisca la loro presenza, tanto che la membrana resta integra e la cellula vitale ma inquinata resta capace di riprodursi.

Passata inosservata, la nanoparticella, troverà alloggio nel nostro corpo inconsapevole per tutta la nostra vita, fin quando un accumulo di queste nanoparticelle non genereranno patologie importanti quali, tra le altre, forme tumorali.
“Servono più inceneritori!”. Questo tuonano su tutte le Tv i politici di ogni colore.
Invece NO, tuoniamo noi di PrimaVera Italia che guardiamo i dati e lavoriamo di logica. L’Italia, si trova in Europa al penultimo posto nella classifica (stilata da noi con dei dati tratti da Analisi e comparazione delle tecnologie più idonee per il secondo impianto di trattamento area Nord dei rifiuti urbani, assimilati e fanghi della provincia di Torino) che incolonna i Paesi che utilizzano più efficientemente i propri termovalorizzatori. Solo la Norvegia utilizza meno di noi i propri impianti.
Costruire nuovi impianti, oltre ad accrescere il numero di patologie come si è detto, significherebbe sottoutilizzare ancor più gli impianti e ci spingerebbe ancora una volta fanalino di coda in Europa. Anche in questo.



L’informazione oggi ti salva la vita più di un antibiotico, in quanto essa è il miglior sistema di prevenzione.
L’Europa intera (Italia nordica non esclusa) da molti anni differenzia i rifiuti per un riutilizzo degli stessi. Questa è la vera soluzione al problema. Le aziende dovrebbero essere obbligate per legge a produrre i propri beni con materiali biodegradabili. L’emergenza rifiuti si combatte a monte, non a valle. Ognuno di noi dovrebbe esercitare un consumo critico, separare il vetro dalla carta e preferire l’acquisto della mozzarella confezionata in un vassoietto in pla espanso biodegradabile anziché preferire l’acquisto della stessa dentro un sacchetto in plastica.
Che ognuno faccia del proprio meglio per salvarsi la propria vita e quella dei propri piccoli.

Si ringrazia il Dott. Stefano Montanari per la gentilezza e la disponibilità mostrata nel procurarci preziose fonti scientifiche.

martedì 22 aprile 2008

I Robin Hood del nuovo millennio


Tolgono al popolo per dare ai propri elettori.


Il meccanismo è chiaro: i patronati che dovrebbero svolgere un'attività squisitamente sociale diventano sedi di partito e offrono sussidi alimentari (pagati con i soldi di tutti gli italiani) in cambio di voti.


Exit, il programma condotto da Ilaria d'Amico su La7, ha fatto una straordinaria inchiesta intitolata Il mercato dei voti, per chi se la fosse persa la metto a disposizione di tutti.


Lombardo è stato eletto dal popolo Presidente della Regione Sicilia, raccogliendo in alcuni comuni anche il 75%-80% delle preferenze sfidando le naturali leggi della democrazia.


Così si può.







domenica 20 aprile 2008

Realtà clandestina, la verità sulla questione immigrazione


Che gli immigrati siano un problema per il nostro Paese pare oramai assodato. Il dente è dolente ma si continua a battere con insistenza sullo stesso principio: gli immigrati vengono in Italia per delinquere. Ma perché gli immigrati vengano a delinquere proprio nel Belpaese è materia mai affrontata. Intuibile ma mai affrontata.
Leggendo i giornali sembra come se gli immigrati fossero soltanto e sproporzionatamente in Italia. Ma che non sia in realtà così è chiarissimo.
I dati sull’immigrazione negli Stati europei indicano che tra i grandi paesi non vi è una grande fluttuazione numerica: Germania 7.287.980 stranieri, Spagna 3.371.394, Francia 3.263.186, Gran Bretagna 2.857.000, Italia 3.035.000.
Siamo in perfetta media con gli altri paesi europei, addirittura abbiamo meno della metà degli stranieri che vivono in Germania.
Come mai allora il problema immigrazione è puramente italiano?

Perché l’analisi viene fatta da un punto di vista quantitativo quando andrebbe fatta da un punto di vista qualitativo. In soldoni, il problema in Italia non è la quantità di immigrati ma la qualità di essi.
Noi non abbiamo più immigrati degli altri paesi ma abbiamo più delinquenti tra gli immigrati rispetto agli altri paesi.
Se uno straniero decide di andare a delinquere in Gran Bretagna viene arrestato immediatamente e rispedito al paese di partenza.
Se uno straniero decide di andare a delinquere in Italia raramente viene arrestato e in ogni caso indultato o prescritto o svincolato per attenuanti generiche.
Questa è la differenza.
All’estero si sa tutto del sistema giuridico italiano quindi uno straniero fa semplicemente una scelta ponderata: se voglio emigrare per andare a lavorare mi conviene andare in Germania, se voglio emigrare per delinquere vado in Italia.
In definitiva, ci si confonde sostanzialmente e sempre più frequentemente tra causa ed effetto. La soluzione al problema non è impedire agli stranieri di entrare in Italia ma è impedire che essi possano delinquere impuniti.

giovedì 17 aprile 2008

V2-Day: Analizziamo il Vaffanculo contro l'informazione italiana



Il colpo dell'8 settembre è stato sparato a salve perchè il primo V-Day era semplicemente una raccolta firme per una proposta di legge popolare. Servivano 50.000 firme, ne sono state raccolte 336.144 ma, diciamolo chiaramente, sono servite a poco da un punto di vista politico.

Proporre una legge che va contro gli interessi dei parlamentari da fare discutere ed approvare dagli stessi parlamentari incriminati non è neanche utopicamente pronosticabile in Italia.


Inutile da un punto di vista attuativo si, inutile in tutto no. Il V-Day è stata una forte scossa di terremoto che non ha provocato gravi danni ma che ha messo in allerta i Signori del Palazzo.

I terremoti, per loro natura, non sono prevedibili ma il V-Day lo era, se ne parlava in rete da mesi e mesi, tutti i navigatori della rete ne conoscevano l'entità, ma nessun naufrafo dell'informazione televisiva ne aveva mai sentito parlare.

Il perchè è chiarissimo: La Rai è un ente governativo quindi il consiglio di amministrazione viene deciso da chi sta al governo del Paese (Berlusconi o Prodi), Mediaset è di proprietà di Berlusconi, La7 è controllata da Telecom Italia il cui Presidente è oggi Gabriele Galateri di Gerola che fino a pochi mesi fa era anche presidente del CdA di Mediobanca, di cui è principale azionista Mediolanum, di cui a sua volta è principale azionista Fininvest (di Berlusconi).

La politica controlla in toto l'informazione televisiva, per questo nessuno ha mai parlato del V-Day prima del 9 settembre.


Il secondo Vaffanculo day, ribattezzato V2-Day, può essere un colpo di bazooka, altro che moschetteria. Stavolta l'obiettivo è raccogliere firme per chiedere dei referendum abrogativi. I referendum non vanno discussi in parlamento, li decide la gente e si votano. Punto.

Per questo, stavolta, i partiti possono stare solo a guardare, senza possibilità di intervenire se non manipolando dittatorialmente ancora una volta l'informazione non facendo nessun accenno riguardo a quanto sta per accadere: centinaia di migliaia di italiani stanno per scendere in piazza per chiedere l'abrogazione di tre leggi. Questa è democrazia, questa è politica.


La protesta del 25 aprile deve però essere consapevole, lasciarsi trascinare dalla rabbia o dallo straordinario potere che ha Grillo oggi nel muovere le masse è sin troppo facile.

Venerdi prossimo, in tutte le principali piazze italiane, saranno presenti dei banchetti in cui verranno raccolte le firme per tre punti che richiameranno altrettanti referendum abrogativi. Per ogni punto serviranno almeno 500.000 firme da raccogliere in 3 mesi. Si può fare.


Punto 1 - Abolizione dei finanziamenti pubblici all'editoria.

Ogni anno viene speso un miliardo di euro dei nostri soldi per finanziare l'editoria pubblica. In sintesi, ogni anno giornali come l'Unità (6 milioni di euro) o Libero (5 milioni di euro) ricevono milioni dei nostri euro come finanziamento di stato. L'assurdità sta nel fatto che anche giornali praticamente inesistenti prendo centinaia di migliaia di euro di contributi. Qualcuno ha mai sentito parlare de "Il patto" (121 mila euro), "Il Duemila" (177 mila euro), "Il denaro" (1,1 milione di euro), "La Discussione" (1,4 milione di euro), "Le Peuple Valdotain" (100 mila euro) e tanti altri?

Questa è informazione di Stato, non libera informazione.

C'è anche da dire che in Italia, per evidenti ragioni di conflitto di interessi, il tetto massimo di pubblicità da poter inserire nei giornali è tra i più bassi d'Europa perchè qualcuno che possiede tre televisioni ed è anche Presidente del Consiglio ha voluto che la proporzione di introiti pubblicitari converga quasi esclusivamente verso le televisioni a discapito dei giornali. Ergo i giornali dovrebbero avere la possibilità di ottenere maggiori introiti pubblicitari, ma questa mancanza non si può sopperire regalando un miliardo di euro dei nostri soldi ai giornali.

Raccogliamo 500.000 firme per abolire i finanziamenti pubblici ai giornali.


Punto 2 - Abolizione dell'ordine dei giornalisti.

L'Ordine dei giornalisti esiste solo in Italia. Non esiste Paese al mondo in cui esiste un Ordine che si preoccupa di controllare l'informazione. In Italia si. Non ci facciamo mancare niente. L'ordine dei giornalisti venne fondato nel 1925 da Mussolini per controllare i giornalisti, forse oggi chi sta a potere ha gli stessi interessi di 83 anni fa ma raccogliendo 500.000 firme si può deleggittimare questa vergognosa realtà tutta italiana.


Punto 3 - Abolizione della legge Gasparri

Da 18 anni Rete 4 stagna abusivamente sulle frequenze Tv.

Le leggi fatte fare su misura dai sarti Craxi e Berlusconi ai propri ministri servi hanno tenuto in coma farmacologico la Tv di partito in vita per tutto questo tempo.

Poi arriva la sentenza definitiva della Corte Europea, il 31 gennaio 2008: "Il sistema di assegnazione delle frequenze non rispetta il diritto comunitario e non ha criteri di selezione obiettivi, proporzionati, trasparenti".

Siamo condannati a risolvere il problema di assegnazione delle frequenze Tv entro il 2009. Se così non sarà, l'Italia dovrà pagare 300.000 euro al giorno di sanzioni retroattivamente (a partire dal 2006). Chi dovrebbe sistemare la questione in quanto Presidente del Consiglio è anche il proprietario di Rete4, non mi sembra una cosa normalissima.

Raccogliamo 500.000 firme e diamo diritto ad Europa7 a subentrare all'abusiva Rete4.

Il 25 aprile, andiamo tutti in piazza; chi non potrà, si preoccupi di firmare entro tre mesi queste proposte referendarie.

martedì 15 aprile 2008

Il tricolore lo usa per pulirsi il culo



Il popolo è sovrano e in una repubblica apparentemente democratica ognuno si assume le responsabilità dovute eleggendo il proprio condannato al parlamento.

Gli italiani hanno voluto in prua i vari Totò Cuffaro, Umberto Scapagnini, Calogero Mannino, Marcello Dell'Utri, Giuseppe Firrarello, che siederanno comodamente a nostre spese nelle calde poltrone romane.


Alla regione Sicilia abbiamo sostituito degnamente il condannato Totò Cuffaro con Raffaele Lombardo. Un plebiscito. Del resto Lombardo nel 1992 viene arrestato per interesse privato ed abuso di ufficio, poi nel 1994 è ancora una volta arrestato, però stavolta per associazione a delinquere finalizzata a commetere reati contro la pubblica amministrazione. Vuoi non premiare un curriculum di tale portata? In Sicilia non ci facciamo mandare niente.


Il popolo è sovrano. Ognuno ha ciò che si merita. L'uomo più indagato d'Italia (altro che Riina e Provenzano) Berlusconi sarà Presidente del Consiglio grazie ad una larga maggioranza ottenuta soprattutto per merito dell'alleanza con la Lega Nord e Allenaza Nazionale, Bossi e Fini.


L'Italia ha bisogno di governabilità, di grande maggioranza in parlamento. E oggi c'è. Bossi, Fini, Mussolini e Berlusconi, coesi, guideranno il Paese.

Nella vita si cambia, le amicizie mutano rapidamente, la stima di una persona muta continuamente, in base al vento.


La Lega Nord è un partito che nasce da una congregazione di movimenti nel lontano 1989. Oggi la sua presenza sul territorio è così forte che essi rappresentano il terzo partito italiano dopo Pdl e Pd.

Diciamoci la verità: molto difficilmente vedremo un esponente della lega cantare l'inno di Mameli, molto difficilmente un leghista si farà fotografare vicino un tricolore, raramente una camicia verde sussurrerà "W l'Italia".


Vediamo alcune frasi che faranno comprendere come le amicizie negli anni cambiano e come giace in seno alla Lega la voglia di fare il bene del nostro Paese:



  • "Dovrai scappare dal nord di notte con tua moglie e i tuoi figli e le valigie. Hanno capito che tu sei mafioso" - Umberto Bossi riferendosi a Silvio Berlusconi

  • "Noi i fascisti li teniamo sotto tiro con il Winchester" - Umberto Bossi

  • "Quando vedo il tricolore m'incazzo. Io il tricolore lo uso per pulirmi il culo" - Umberto Bossi

  • "Il tricolore lo metta nel cesso signora. Ho ordinato un camion a rimorchio di carta igienica tricolore" - Umberto Bossi

  • "Noi che siamo padani abbiamo un sogno nel cuore, bruciare il tricolore, bruciare il tricolore" - cantata in coro da Bossi, Calderoli, Maroni, Tremonti e Castelli.

  • "Ho fermato 300.000 bergamaschi pronti ad imbracciare il fucile" - Umberto Bossi

  • "Si dice che il Paese stia andando a fondo, ma io conosco solo un Paese, che è la Padania. Dell'Italia non me ne frega niente" - Umberto Bossi

  • "Se Berlusconi mi telefona gli faccio sentire il rumore del mio revolver" - Umberto Bossi

  • "Berlusconi è bollito. E' un povero pirla, un traditore del nord" - Umberto Bossi

  • "Berlusconi è l'uomo della mafia. La Fininvest è nata da Cosa Nostra" - Umberto Bossi

  • "Il partito di Berlusconi non potrà mai fare accordi con la Lega. Lui è la bistecca e la Lega il pestacarne" - Umberto Bossi

  • "Bossi, quando parla, sembra un ubriaco al bar" - Silvio Berlusconi

  • "Bossi, un disastro, una mente contorta e dissociata, un incidente della democrazia italiana, uno sfasciacarrozze con il quale non mi siederò mai sullo stesso tavolo" - Silvio Berlusconi

  • "Autocritica è una parola che Berlusconi non conosce" - Gianfranco Fini

  • "E' venuta meno la fiducia a Berlusconi, d'ora in poi procederemo per conto nostro. Regolatevi di conseguenza. Per me la CdL è una storia chiusa" - Gianfranco Fini

  • "Comportarsi nel modo in cui sta facendo Berlusconi significa essere alle comiche finali. Voglio che sia a tutti chiaro che non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi" - Gianfranco Fini

  • Italia, italia, vaffanculo - Mario Borghezio

Le amicizie, però, cambiano.


Il popolo è sovrano e ha voluto questo. Lo stesso popolo sovrano dovrà però rendere conto alle generazioni future di quanto sarà scritto sui libri di storia riguardo questo cupo periodo italiano.

domenica 13 aprile 2008



La Sicilia ha bisogno di aria nuova. Aria che sia prima di tutto e imprescindibilmente limpida.
La Trinacria non poteva e non doveva essere rappresentata da un uomo politico con un passato poco chiaro e ne lo vorrà più. Con una condanna per favoreggiamento semplice a cosa nostra! I siciliani (o la maggior parte di essi) hanno ritenuto opportuno chiederne le dimissioni, e queste sono arrivate.
Non importa in che modo e perché siano arrivate, ma di fatto, Cuffaro non è più il Presidente della Regione Sicilia.
Allontanato Cuffaro, bisogna allontanare il cuffarismo, cosa ben più ardua e radicata, per non ritornare al punto di partenza, per non rendere vana la voglia dimostrata recentemente dai siciliani di voler voltare pagina.
Voltare pagina in Sicilia significa lottare veramente contro la Mafia, e non nominarla sotto campagna elettorale per comodi squisitamente politici.
Chi può combattere la Mafia con decisione? Solo persone realmente “d’animo anti-mafia” che, non solo non abbiano mai avuto legami, vicino o lontani, con Cosa Nostra ma che abbiano già dimostrato con i fatti di voler essere in prima linea contro la malavita.
Cosa se ne fa la Sicilia dei due candidati principali per la Presidenza della Regione?
Anna Finocchiaro. Persona in gamba, fino a prova contraria, che non ha però mostrato la voglia e tantomeno la capacità di poter davvero frantumare la malavita organizzata siciliana. E Veltroni? Perché non ha parlato di mafia sbattendo il pugno al banco durante la descrizione, o meglio narrazione, dei suoi 12 punti da seguire? Perché tutto Si può fare tranne che bonificare una Regione stretta dalla morsa mafiosa? Il programma di governo della Finocchiaro, lo sta scrivendo un certo Salvo Andò, noto probabilmente a chi ha un alto grado di fosforo nel cervello; per chi non dovessero ricordarlo è nostro compiti farlo quantomeno brevemente: Salvò Ando è un nomale politico italiano. Normale in quanto su di lui pendono un paio di arresti. Finanziamento illecito e tangenti, un classico. La prescrizione lo salva però, un classico anche questo, Salvo di nome e di fatto. Vuoi non premiare dunque un curriculum del genere al giorno d’oggi? Ed eccolo a scrivere il programma per il PD in Sicilia.
Raffaele Lombardo. Persona in gamba, fino a prova contraria, che ha però dimostrato con i fatti di non voler cambiare pagina. “Continuare il lavoro di Cuffaro”, queste sono le parole che hanno frustato i siciliani che vogliono aprire le finestre della Sicilia per far cambiare aria. Aria viziata.
E poi Lombardo e Cuffaro sono amici ed anno la stessa formazione politica. Volete davvero andare avanti così cari amici siciliani? La strada che ci meritiamo è questa? Vogliamo davvero appoggiare una coalizione in cui i condannati/prescritti/indagati (anche per reati di tipo mafioso) non si contano con le dita, non di una mano, né di due, ma neanche con quelle dei piedi? Volete affidare il vostro futuro ad una coalizione che ai vertici assoluti nazionali hanno Berlusconi e Dell’Utri?
Chi legge abitualmente i contenuti di questo sito sa che il sottoscritto non milita in nessun partito politico e cerca di fare dell’obiettività il simbolo da sventolare alto.

Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe ucciso dalla mafia, è candidata alla Presidenza della Regione Sicilia. Un semplice lista civica. Nessun partito dietro, nessun altro interesse, solo la voglia di trasparenza e legalità.
Qui non si vuole fare campagna elettorale ai partiti, ma la si vuole ai buoni propositi. Chi vuole davvero cambiare pagina trovi il coraggio di non appoggiare i soliti politicanti

venerdì 11 aprile 2008

L'unico voto utile è quello consapevole


Fratello (e)lettore,

ti prego umilmente di leggere questo mio pensiero,
chi scrive questa lettera è uno studente semi-disperato che sta vedendo morire un Paese intero.
Chi vi scrive non è iscritto a nessun partito, non ha nessun tipo di interesse politico e non ha mai avuto parenti iscritti ad alcun partito. Proprio per questo fino a pochissimi anni fa sconoscevo totalmente questo mondo. La politica l'associavo a una cosa noiosa, per vecchi.
Poi intorno al 2003 ho cominciato a leggere qualche libro, a vedere qualche video e improvvisamente ho aperto gli occhi ed ho conosciuto una realtà fantascientifica.

Questa realtà dovremmo conoscerla tutti ma questo contesto sociale creato ad arte ha anestetizzato la ragione di tutti.
Ribadendo che il solo interesse per cui perdo il mio tempo scrivendo certe cose riguarda il fatto che amo questo Paese e voglio il bene della gente, vi chiedo di stare attentissimi alla scelta che farete quando a breve andrete a votare.

Tra i candidati c'è un uomo che sta uccidendo il vostro futuro e quello delle generazioni prossime. Non è una esagerazione, ve ne accorgerete.
Tanti si chiederanno: ma come sarebbe possibile una cosa del genere senza che sia lampante agli occhi di tutti?
La risposta sta sui libri di storia. Mussolini quando si affacciava su P.zza Venezia aveva una folla festante che lo acclamava; Hitler quando parlava al pubblico questo lo applaudiva con forza ed orgoglio; Fidel Castro quando era i primi anni al potere aveva una stirpe di popolo che lo osannava. Com'era possibile? Solo decine di anni dopo le generazioni future si accorsero di ciò che fecero i loro padri. Quando ci sei dentro non te ne accorgi. La storia si ripete e anche i nostri figli tra 15 anni rimarranno sbalorditi per quanto sta succedendo in italia da 15 anni a questa parte.

Non voglio consigliarvi chi votare. Non mi interessa e non sarei in grado di farlo. Non mi interessa semplicemente perchè come detto non milito in nessun partito. Voglio solo farvi conoscere per bene e definitivamente chi si appresta probabilmente a governare l'Italia. Vorrei che trovaste il coraggio e la voglia di leggere con attenzione. Solo CONOSCENDO le cose sarete persone LIBERE e sarete liberi elettori coscienti del proprio voto. Il voto non è un giochetto, è l'assunzione di responsabilità di ognuno riguardo il futuro comune.

Tengo molto a non cadere nel qualunquismo, a non parlare per sentito dire, a non fare chiacchere da bar. Voglio dire le semplicemente le cose come stanno. Citando FATTI ACCERTATI e non ipotesi sconfinanti.
Vorrei che ognuno di noi sapesse andando a votare che il principale candidato a diventare Presidente del Consiglio del Vostro Paese è un uomo che:


  • ha ospitato nella sua casa, tra la sua famiglia, tra il 1973 e il 1975 il boss mafioso Mangano, che quando fu chiamato da Palermo ad Arcore e assunto come fattore era già condannato per lesioni personali, truffa, ricettazione, assegni a vuoto e porto abusivo di coltello. Poi nel 2000 fu condannato all'ergastolo per un duplice omicidio in cui lui fu esecutore materiale.

  • ha fondato il partito Forza Italia assieme al braccio destro Dell'Utri, un personaggio anch'esso di tutto rispetto: condannato a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, condannato a 2 anni per tentata estorsione, condannato a due anni e tre mesi per false fatture e frode fiscale. Quest'uomo è lo stesso che portò Mangano da Palermo ed è lo stesso che diventò nel 1980 massimo dirigente Fininvest (di proprietà di Berlusconi).

  • ha fatto parte della LOGGIA MASSONICA P2 (tessera n. 1816).

  • ha 6 prescrizioni: All-Iberian1, finanziamento illecito; All-iberian2, falso in bilancio; fondi neri Lentini; falsi in bilancio Fininvest 1988-92; falsi in bilancio per i versamenti a Squillante; corruzione giudiziaria Mondadori. PRESCRIZIONE NON SIGNIFICA ASSOLUZIONE, significa che un processo, seppur i reati sono ACCERTATI, non può andare avanti perchè è passato troppo tempo.

  • ha come avvocati: Accampora (condannato a 3 anni e 8 mesi percorruzione giudiziaria e a 1 anno e 6 mesi per corruzione), Berruti (condannato a 8 mesi per favoreggiamento), Metta (condannato a 6 anni per corruzione giudiziaria), Pacifico (condannato a 6 anni per corruzione giudiziaria e a 1 anno e 6 mesi per corruzione), Previti (condannato in due diverso processi per corruzione: 6 e 2 anni).

  • diede 23 miliardi di lire a Craxi. Questi finirono dal conto Fininvest al conto di Craxi (allora Presidente del Consiglio) qualche giorno prima che lostesso Craxi varasse leggi a favore di Berlusconi. Coincidenze della vita. Craxi è morto da LATITANTE.

  • è indagato in Spagna ed in Inghilterra e durante lo scorso governo ha fatto una legge che non consente l'utilizzo di documenti non orgininali provenienti dall'estero

  • è stato assolto da una accusa di falso in bilancio perchè lo scorso governo ha fatto una legge che depenalizza il falso in bilancio (negli Usa per un falso in bilancio si rischiano 25 anni di galera, in Italia si rischia una multa)

  • è stato nominato nella ultimissima intervista di Paolo Borsellino, che aveva dichiarato di stare indagando sugli intrecci tra Berlusconi e la mafia (l'intevista autentica si può trovare online) e dopo pochi giorni fu ucciso dalla mafia

  • lo scorso governo ha fatto togliere la scorta ai giudici che indagavano su di lui
  • ha votato l'indulto. Lo avete dimenticato?
  • è l'unico candidato premier ad aver già governato i questa Italia collassata. Negli ultimi 10 anni italiani disastrosi, Berlusconi ha governato 5 anni! La metà!
"Per me Berlusconi era proprio come un parente. La fiducia che aveva in me era pari a quella che avevo io in lui e nella sua famiglia. A Berlusconi ci voglio bene, fino ad oggi. E' una persona onesta, scrivetelo" - Vittorio Mangano, boss della famiglia di Porta Nuova, condannato a due ergastoli per mafia, omicidio e traffico di droga.
"La verità è che se Berlusconi non fosse entrato in politica, se non avesse fondato forza italia, noi oggi saremmo sotto un ponte o in galera con l'accusa di mafia. Col cavolo che portavamo a casa il proscioglimento nel lodo Mondadori" - Fedele Confalonieri

Si potrebbe andare davvero avanti per ore, parlando delle due amnistie che lo tengono fuori dal carcere, delle tre assoluzioni dubitative, dell'archiviazione a Milano per traffico di droga, delle sei archiviazioni a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio di denaro sporco.


Ma davvero può esistere un solo italiano a voler gestita la propria vita e quella dei propri cari da una persona del genere? E' mai possibile?! Si. In Italia ancora molta gente votera Silvio Berlusconi, perchè tanta gente ha purtroppo legami con la malavita, tanta gente lavora nelle decine di imprese di Berlusconi, addirittura tanti tifosi del Milan voteranno Berlusconi perchè è il loro presidente. Poi tanta altra gente lo voterà perchè non sa nulla o poco su di lui perchè basa le propri conoscenze sull'informazione Tv. Berlusconi stipendia Mentana, Costanzo, Fede, Brachino, Giorgio Mulè, Mario Giordano. Ogni hanno fa pubblicare il libro a Vespa dalla sua Mondadori e lo fa pubblicizzare anche sulle reti Mediaset. Come potrà mai esserci un'informazione libera?


Cosa volete fare allora? Cosa vi suggerisce la vostra coscienza? Il pazzo sono io che mi inkazzo e mi danno l'anima o la gente che appoggia questo disastro da 15 anni??


Spero di aver reso un servizio a l'italia e ai cittadini che hanno davvero voglia di cambiare le cose. Se avete tempo e voglia fate leggere questo messaggio a tanta gente. Ad inoltrare una email si perde pochissimo tempo ma può fare tantissimo.


Con orgoglio e voglia di cambiare l'Italia,


Un cittadino italiano.

mercoledì 9 aprile 2008

Pressione fiscale insufficiente: Italia sull'orlo del baratro

Ma davvero credete che i Sig.ri amministratori Padoa Schioppa e Visco siano stati dei vampiri impazziti assetati di tasse tasse e ancora tasse?
E' mai possibile pensare che un governo (di destra o sinistra) scelga per cattiveria o per pura presuntuosità di aumentare la pressione fiscale?
Pensare questo è da folli.

Durante questi ultimi anni è stata eseguita una battaglia senza precedenti contro lo spauracchio fiscale.
Il popolo è insorto, in realtà, perchè davvero non conosce l'utilità di una pressione fiscale oggi, non conosce il meccanismo economico italiano in particolare, non conosce la situazione terminale in cui giace il malato Italia.

E' comprensibile: notare aumenti delle imposte in lungo ed in largo non è un bel vedere per chi deve pagarle. La rabbia è la prima reazione alla vista dell'aumento delle imposte ma questa non dovrebbe essere l'unica.
Il guaio è che ognuno di noi si ferma al primo livello: l'incazzatura.
In pochissimi si sforzano di raggiungere il livello successivo: comprenderne i motivi

Ascoltare nei Tg nazionali i politici criticare chi alza le tasse e promettere di dimezzarle è troppo semplice e maestosamente improduttivo. Bisogna comprendere il perchè è fondamentale un'alta pressione fiscale ma saperlo non è semplice come ascoltare un Tg ad ora di cena, bisognerebbe cercare sul web, comprare i giornali o leggere qualche libro e in queste attività l'italiano medio non si ci avvinghia, perde tempo, si siddia. E allora è conveniente prendere per buono che chi aumenta le tasse è un bastardo, vuole il male degli italiani, e via dicendo.

Non lo è, ma dovrebbe essere chiaro ad ognuno di noi che la necessità di un aumento della pressione fiscale non è la causa di una politica sbagliata ma è semplicemente la conseguenza di politiche passate disastrose. Aumentare la pressione fiscale, oggi, è un bisogno inderogabile a causa delle scelte politiche disastrose degli scorsi governi.

Dei ragazzi hanno fatto un video straordinario, hanno fotografato con dati oggettivi e incontestabili la situazione economica italiana odierna, spiegando con semplicità e cura i principali concetti che dovremmo noi tutti straconoscere.

Ma chi ha il coraggio di perdere 10 minuti del proprio tempo per capire perchè le tasse sono state alzate e perchè è fondamentale oggi una alta pressione fiscale?
In pochi lo faranno, perchè è più comodo farsi una opinione per sentito dire.

Anch'io ero totalmente ignorante in materia fino a poco tempo fa, adesso con un pò di attenzione e curiosità appreso concetti decisamente importanti. Per questo consiglio a tutti di vedere il seguente video, fatelo per voi stessi.

Ricordate che chi ha il potere ci prende in giro e ci strumentalizza perchè in alcune materie fondamentali siamo ignoranti. Conoscere oggi il perchè di alcune cose significa davvero cambiare rotta.



martedì 8 aprile 2008

Gli sporcaccioni

A ridosso delle elezioni la città si colora. Si colora di deprimenti facce sorridenti, promesse insensate, espressioni alla George Clooney.
Tutti vogliono il bene della Sicilia, di Catania in particolare, promettendo ordine e pulizia, come se la loro faccia abusiva su un foglio gigante attaccato abusivamente sia biodegradabile o si smaterializzi il giorno dopo le elezioni (abusive).
Capillare e dinamica è la copertura degli spazi.
Capillare nel senso che in ognidove sbucano facce, anche nei posti più impensabili, sfidando le leggi della fisica. Ti senti osservato.
Dinamica perchè non fai in tempo a girarti che un candidato è stato coperto da un altro e ti chiedi tra te e te: "ma non era biondo e faccia di c**o questo? Adesso non più biondo..".

Il problema non è solo mio che sono catanese e dei catanesi ma turba qualunque lettore di qualunque città.
Chi attacca manifesti fuori dagli spazi legali è solo l'esecutore dello stupro ambientale perpetuato, il mandante è il partito del candidato sorridente o il sorridente stesso.
La legge (fatta dagli stessi sporcaccioni) punisce chi viene sgamato col rullo ed il secchiello pieno di colla ad incollare fuori dagli spazi riservati un manifesto.
Bisognebbe invece multare il partito raffigurato nel manifesto, in modo da far prestare tutte le attenzioni dovute all'interessato. Questa è però una soluzione sin troppo semplice e sconveniente per gli stessi sporcaccioni che sono i medesimi che dovrebbero votare una tale legge (vd. conflitto di interessi).

Pubblico solo sessanta foto (scattete giorno 6 aprile a Catania in meno di un ora) che testimoniano che gli sporcaccioni non sono infiniti nè di difficile identificazione: sono sempre gli stessi.

La proposta è semplice: che nessuno voti gli sporcaccioni. Abbiamo bisogno di amministratori in gamba, non sorridenti e senza buon senso.
Perchè sostenere un personaggio sono per la sua faccia o per il suo slogan?
Io non mi sento di dare appoggio a favorisce la trasformazione di una splendida città barocca in una putrida discarica abusiva.
Questo messaggio sarà inviato alle caselle email degli sporcaccioni che hanno specificato un sito o un indirizzo email nel proprio manifesto.

Gli sporcaccioni catanesi sono:
Salvo Pace - Popolo delle libertà
Melina Fragalà - Movimento per l'Autonomia
Giuseppe Bellomo - La sinistra Arcobaleno
Nino D'Asero - Popolo delle libertà
Mario Chisari - Sicilia Libera
Giuseppe Furnari - La sinistra Arcobaleno
Angelo Lombardo - Movimento per l'Autonomia
Raffaele Lombardo - Movimento per l'Autonomia
Salvo Pogliese - Popolo delle libertà
Walter Veltroni - Partito Democratico
Cristaudo - Popolo delle libertà
Dino Fiorenza - Partito Democratico
Orazio D'Antoni - Movimento per l'Autonomia
Saglimbene - Democratici Autonomisti
Anna Finocchiaro - Partito Democratico
Emanuele Spampinato - Sicilia Libera
Beppe Spampinato - Partito Democratico
Zappalà - Democratici Autonomisti
Mimmo Rotella - Movimento per l'Autonomia
Nicola D'agostino - Movimento per l'Autonomia
Enrico Trantino - La Destra
Luca Cangemi - La sinistra Arcobaleno
Giuseppe Berretta - Partito Democratico
Maria Ada Messina - La Destra
Silvio Berlusconi - Popolo delle libertà
Serafina Perra - Movimento per l'Autonomia
Marco Falcone - Popolo delle libertà
Pierferdinando Casini - UDC
Claudio Raciti - Democratici Autonomisti
Giacomo La Piana - La Destra
Moschetto - Udc
Toni Pirrotta - La Destra
Concetta Raia - Partito Democratico

Sono ovunque.
Se qualcuno di questi personaggi volesse rispondere alla mia denuncia o precisare qualunque cosa, sarò ben lieto di dargli spazio.

(clikka sulle foto per ingrandirle)


























































La rivoluzione non verrà se ciascuno di voi non la farà scoppiare dentro di se