La Sicilia ha bisogno di aria nuova. Aria che sia prima di tutto e imprescindibilmente limpida.
La Trinacria non poteva e non doveva essere rappresentata da un uomo politico con un passato poco chiaro e ne lo vorrà più. Con una condanna per favoreggiamento semplice a cosa nostra! I siciliani (o la maggior parte di essi) hanno ritenuto opportuno chiederne le dimissioni, e queste sono arrivate.
Non importa in che modo e perché siano arrivate, ma di fatto, Cuffaro non è più il Presidente della Regione Sicilia.
Allontanato Cuffaro, bisogna allontanare il cuffarismo, cosa ben più ardua e radicata, per non ritornare al punto di partenza, per non rendere vana la voglia dimostrata recentemente dai siciliani di voler voltare pagina.
Voltare pagina in Sicilia significa lottare veramente contro la Mafia, e non nominarla sotto campagna elettorale per comodi squisitamente politici.
Chi può combattere la Mafia con decisione? Solo persone realmente “d’animo anti-mafia” che, non solo non abbiano mai avuto legami, vicino o lontani, con Cosa Nostra ma che abbiano già dimostrato con i fatti di voler essere in prima linea contro la malavita.
Cosa se ne fa la Sicilia dei due candidati principali per la Presidenza della Regione?
Anna Finocchiaro. Persona in gamba, fino a prova contraria, che non ha però mostrato la voglia e tantomeno la capacità di poter davvero frantumare la malavita organizzata siciliana. E Veltroni? Perché non ha parlato di mafia sbattendo il pugno al banco durante la descrizione, o meglio narrazione, dei suoi 12 punti da seguire? Perché tutto Si può fare tranne che bonificare una Regione stretta dalla morsa mafiosa? Il programma di governo della Finocchiaro, lo sta scrivendo un certo Salvo Andò, noto probabilmente a chi ha un alto grado di fosforo nel cervello; per chi non dovessero ricordarlo è nostro compiti farlo quantomeno brevemente: Salvò Ando è un nomale politico italiano. Normale in quanto su di lui pendono un paio di arresti. Finanziamento illecito e tangenti, un classico. La prescrizione lo salva però, un classico anche questo, Salvo di nome e di fatto. Vuoi non premiare dunque un curriculum del genere al giorno d’oggi? Ed eccolo a scrivere il programma per il PD in Sicilia.
Raffaele Lombardo. Persona in gamba, fino a prova contraria, che ha però dimostrato con i fatti di non voler cambiare pagina. “Continuare il lavoro di Cuffaro”, queste sono le parole che hanno frustato i siciliani che vogliono aprire le finestre della Sicilia per far cambiare aria. Aria viziata.
E poi Lombardo e Cuffaro sono amici ed anno la stessa formazione politica. Volete davvero andare avanti così cari amici siciliani? La strada che ci meritiamo è questa? Vogliamo davvero appoggiare una coalizione in cui i condannati/prescritti/indagati (anche per reati di tipo mafioso) non si contano con le dita, non di una mano, né di due, ma neanche con quelle dei piedi? Volete affidare il vostro futuro ad una coalizione che ai vertici assoluti nazionali hanno Berlusconi e Dell’Utri?
Chi legge abitualmente i contenuti di questo sito sa che il sottoscritto non milita in nessun partito politico e cerca di fare dell’obiettività il simbolo da sventolare alto.
Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe ucciso dalla mafia, è candidata alla Presidenza della Regione Sicilia. Un semplice lista civica. Nessun partito dietro, nessun altro interesse, solo la voglia di trasparenza e legalità.
Qui non si vuole fare campagna elettorale ai partiti, ma la si vuole ai buoni propositi. Chi vuole davvero cambiare pagina trovi il coraggio di non appoggiare i soliti politicanti
La Trinacria non poteva e non doveva essere rappresentata da un uomo politico con un passato poco chiaro e ne lo vorrà più. Con una condanna per favoreggiamento semplice a cosa nostra! I siciliani (o la maggior parte di essi) hanno ritenuto opportuno chiederne le dimissioni, e queste sono arrivate.
Non importa in che modo e perché siano arrivate, ma di fatto, Cuffaro non è più il Presidente della Regione Sicilia.
Allontanato Cuffaro, bisogna allontanare il cuffarismo, cosa ben più ardua e radicata, per non ritornare al punto di partenza, per non rendere vana la voglia dimostrata recentemente dai siciliani di voler voltare pagina.
Voltare pagina in Sicilia significa lottare veramente contro la Mafia, e non nominarla sotto campagna elettorale per comodi squisitamente politici.
Chi può combattere la Mafia con decisione? Solo persone realmente “d’animo anti-mafia” che, non solo non abbiano mai avuto legami, vicino o lontani, con Cosa Nostra ma che abbiano già dimostrato con i fatti di voler essere in prima linea contro la malavita.
Cosa se ne fa la Sicilia dei due candidati principali per la Presidenza della Regione?
Anna Finocchiaro. Persona in gamba, fino a prova contraria, che non ha però mostrato la voglia e tantomeno la capacità di poter davvero frantumare la malavita organizzata siciliana. E Veltroni? Perché non ha parlato di mafia sbattendo il pugno al banco durante la descrizione, o meglio narrazione, dei suoi 12 punti da seguire? Perché tutto Si può fare tranne che bonificare una Regione stretta dalla morsa mafiosa? Il programma di governo della Finocchiaro, lo sta scrivendo un certo Salvo Andò, noto probabilmente a chi ha un alto grado di fosforo nel cervello; per chi non dovessero ricordarlo è nostro compiti farlo quantomeno brevemente: Salvò Ando è un nomale politico italiano. Normale in quanto su di lui pendono un paio di arresti. Finanziamento illecito e tangenti, un classico. La prescrizione lo salva però, un classico anche questo, Salvo di nome e di fatto. Vuoi non premiare dunque un curriculum del genere al giorno d’oggi? Ed eccolo a scrivere il programma per il PD in Sicilia.
Raffaele Lombardo. Persona in gamba, fino a prova contraria, che ha però dimostrato con i fatti di non voler cambiare pagina. “Continuare il lavoro di Cuffaro”, queste sono le parole che hanno frustato i siciliani che vogliono aprire le finestre della Sicilia per far cambiare aria. Aria viziata.
E poi Lombardo e Cuffaro sono amici ed anno la stessa formazione politica. Volete davvero andare avanti così cari amici siciliani? La strada che ci meritiamo è questa? Vogliamo davvero appoggiare una coalizione in cui i condannati/prescritti/indagati (anche per reati di tipo mafioso) non si contano con le dita, non di una mano, né di due, ma neanche con quelle dei piedi? Volete affidare il vostro futuro ad una coalizione che ai vertici assoluti nazionali hanno Berlusconi e Dell’Utri?
Chi legge abitualmente i contenuti di questo sito sa che il sottoscritto non milita in nessun partito politico e cerca di fare dell’obiettività il simbolo da sventolare alto.
Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe ucciso dalla mafia, è candidata alla Presidenza della Regione Sicilia. Un semplice lista civica. Nessun partito dietro, nessun altro interesse, solo la voglia di trasparenza e legalità.
Qui non si vuole fare campagna elettorale ai partiti, ma la si vuole ai buoni propositi. Chi vuole davvero cambiare pagina trovi il coraggio di non appoggiare i soliti politicanti
2 commenti:
Ciao Davide,
io sono orgoglioso di aver votato la ALFANO sia come presidente che come consigliere (questo è possibile a Catania, Palermo e Messina).
Sicuramente non andrà a presiedere la regione, ma bisogna dare fiducia a costoro che vogliono davvero portare avanti un cambiamento sincero e POSITIVO.
Non nascondiamoci dietro il "non ha fatto mai politica", perchè questo semmai è un punto a suo favore.
Con la speranza che attraverso i giovani qualcosa cambi... Dario
Ciao ho trovato il tuo blog navigando per la rete. Ti va uno scambio di link? Il mio blog è
antoniolatrippa.blogspot.com
fammi sapere!
CIao
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