lunedì 26 maggio 2008

Il signore dei tranelli


Pensate di andare al supermercato con 50 euro in tasca e di dover fare la spesa necessaria per campare un mese. Non è cosa facile in tempi di vacche magre. Poi immaginate di voler spendere 20 delle vostre 50 euro in sigarette, prima di entrare al supermercato.
Avrete due opzioni:

- Andare a rubare 20 euro per poter fare la spesa prevista e comprare le sigarette
- Rinunciare a 20 euro di spesa per spenderle in sigarette ed entrate nel supermarket con 30 euro

L'operazione compiuta dal Presidente del Consiglio riguardo l'abolizione dell'Ici rispecchia perfettamente la seconda opzione.

Il nostro Paese è in evidentissima difficoltà economica ed è già difficilissimo attuare politiche basilari e necessarie su Sanità, Welfare, Istruzione; promettere l'abolizione dell'Ici o del bollo oggi è una colossale presa per il culo.

Se lo Stato ha in tasca 50 euro per far andare avanti il Paese e decide di abolire l'Ici, taglia le entrate, e non avrà più 50 euro per far funzionare il sistema ma soltanto 30.
Questo è impensabile oggi. Per questo, in realtà, i soldi per abolire l'Ici saranno recuperati dalle stesse tasche degli italiani. Magari in tasche di giubotti poco usati o di pantaloni non indossati, per non far sentire la mano.

Così, gli italiani avranno la percezione di pagare meno ma realmente ogni hanno uscirà dalle loro tasche la stessa quantità di denaro, evaporata però in modo diverso.
Oppure, nell'ipotesi peggiore, riceveranno servizi fondamentali di qualità peggiore di quanto lo sia già adesso.

E' la famosa teoria della coperta corta: se vuoi coprirti i piedi devi scoprirti la testa, se vuoi coprirti la testa avrai i piedi scoperti. La coperta è quella, può spostarla come vuoi ma devi sempre scoprire qualcosa.

Chi comincia a pagare con gli interessi l'abolizione dell'Ici sono i siciliani e i calabresi che non godranno più di fondi destinati al compimento di importantissime infrastrutture.

…”i fondi ex Fintecna, riassegnati dal Governo Prodi ad altre opere….. ….Quei fondi, 1.432 milioni di euro, rappresentavano la quota pubblica di copertura dell`opera (costo totale: 4,7 miliardi di euro), revocati dall`esecutivo Prodi e riassegnati nell`ottobre scorso tramite accordi con le Regioni Calabria e Sicilia.Nei giorni scorsi è stata pubblicata in «Gazzetta Ufficiale» la delibera Cipe n. 103 del 28 settembre 2007, che approvando uno stralcio del terzo macrolotto della superstrada Jonica (da 691 milioni) confermava l`assegnazione a quest`opera di 265 milioni ex Fintecna. Su questa come sulle altre opere il Governo deve ora decidere se confermare le nuove assegnazioni, e trovare per il Ponte nuove risorse, oppure revocarle e ridestinare i 1.432 milioni sul progetto di Messina.Negli accordi di ottobre c`erano opere ambientali per 145 milioni e infrastrutture per 1.295 milioni.Tra queste ultime la statale fonica (in tutto 305 milioni), la metropolitana leggera di Palermo (24o mln) e la ferrovia Circumetnea (24o mln), piattaforme logistiche in Sicilia (247 mln), la superstrada Agrigento-Caltanissetta (18o mln). Queste assegnazioni sono ancora tecnicamente revocabili, perché serve un decreto Tremonti-Matteoli per trasferire i fondi. Ma è chiaro che fermarle adesso finirebbe per bloccare queste opere”…..
FONTE - Il sole 24 ore

''Se qualcuno avesse detto che l'Ici sarebbe stata abolita a spese dei calabresi sarebbe stato preso per matto o per provocatore. Ma cosi' stanno le cose. E' una follia.
Cosi' il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha commentato la notizia secondo cui l'abolizione dell'Ici sarebbe stata finanziata con fondi che il Governo aveva destinato alla Calabria e alla Sicilia per importanti opere strutturali.
Non si puo' sottrarre fondi gia' assegnati a una regione come la nostra, che si sta impegnando a colmare il divario storico con le regioni del Nord e non puo', per tale motivo, rinunciare a un euro di quanto le e' dovuto''.
Fonte - ACSA

Per Capodicasa, "i soldi ex Fintecna destinati dal governo Prodi per realizzare le metropolitane di Palermo, Catania e Messina, il secondo lotto della Agrigento-Caltanissetta, il nuovo attracco per il porto di Messina e il passante ferroviario di Palermo, sono stati destinati a coprire il taglio dell'Ici per le case dei ricchi del Nord Italia, considerato che le famiglie meno abbienti erano già state esonerate dal pagamento dell'Ici dal governo di centrosinistra". Si aggiungono quelle dell'ex sottosegretario alle infrastrutture, il calabrese Luigi Meduri: "Quello che temevamo è avvenuto: dopo le roboanti dichiarazioni in favore del Mezzogiorno e dopo avere scippato i voti ai calabresi e ai siciliani, il primo provvedimento del governo Berlusconi azzera totalmente gli accordi firmati tra le Regioni Calabria e Sicilia ed il governo Prodi per interventi infrastrutturali sui due territori che utilizzavano i fondi ex Fintecna per il ponte sullo Stretto di Messina".
Fonte - ANSA

Il Ponte sullo Stretto e il taglio dell´Ici saranno realizzati grazie al governo Prodi. Tremonti, tra i tanti proclami che ha fatto in questi giorni, ha dimenticato di dire che queste operazioni saranno possibili usando fondi stanziati già da due anni dal precedente governo. Ma il motivo di questa "dimenticanza" è chiaro: il taglio dell'Ici sarà finanziato utilizzando i fondi ex Fintecna, destinati a opere infrastrutturali già messe in cantiere in Sicilia e in Calabria. Le risorse finanziarie della Fintecna, dovrebbero trovarsi iscritte in due capitoli particolari di bilancio denominati "Interventi per la realizzazione di opere infrastrutturali in Sicilia o in Calabria" e "Interventi per la tutela ambientale e la difesa del suolo in Sicilia e in Calabria". Queste stesse somme - secondo quanto concordato dalle Regioni con il governo Prodi - dovevano essere impiegate nelle aree metropolitane di Palermo, Messina e Catania, sulla Agrigento-Caltanisetta e, per quanto riguarda la Calabria, dovevano servire per decongestionare dal traffico l´area di Villa San Giovanni e per la statale106 prevedendo il completamento del megalotto Roseto-Sibari, la progettazione del megalotto Cariati-Crotone e la progettazione del megalotto della tangenziale di Reggio Calabria. Insomma, circa un miliardo e mezzo di euro per lo sviluppo delle due regioni.
Fonte - L'UNITA'

SI VOLATILIZZANO i soldi accantonati per la realizzazione di opere pubbliche per la Sicilia e la Calabria. Le somme, circa 1,6 miliardi di lire, non saranno più impiegate per irrobustire la rete di infrastrutture dell' Isola con metropolitane e passanti ferroviarie quanto a finanziare il taglio dell' Ici previsto dal governo nazionale sulla prima casa. è la prima, e certo non piacevole, sorpresa che il premier Berlusconi riserva all' Isola.
Fonte - LA REPUBBLICA

Puntata di Report che spiega benissimo la vicenda QUI

Questo gli italiani non lo sanno, o non vogliono saperlo. Sanno solo che non pagheranno l'Ici e gli sta bene cosi.

Occhio che non vede, cuore che non duole.

7 commenti:

Arch ha detto...

L'Italia è piena di ignoranti che se sentissero dire da un politico 'Leviamo tutte le tasse' lo voterebbero al volo senza pensare alle conseguenze.
Un partito che rappresenta bene l'ingenuità degli italiani è/era il partito dei Pensionati.

Anonimo ha detto...

Fino a poco fa ignoravo tutto ciò; non capivo come fosse possibile togliere l'ICI, ora ho capito.
Ma veramente "il signore dei tranelli"... e la cosa che fa rabbia è la disinformazione che regna nelle vittime. ASSURDO!!!

PS: complimenti per la "locandina"... spettacolare.

Juliet ha detto...

stavo pensando ad un'altra cosa....se berlusca vede qst foto potrebbe pensare ad un tupè...lo ringiovanisce...

il Russo ha detto...

E' inutile che ce la meniamo: qua al nord sappiamo tutti che il federalismo leghista unito al menefreghismo berlusconiano fotterà completamente il sud.
C'è gente come il sottoscritto che a tutto ciò si oppone e c'è una maggioranza che li vota perchè appoggia il mors tua vita mia.
Quelli che proprio non capisco é la miriade di minchioni che al sud votano Silvio & C...

mariad ha detto...

al sud votano per silvio un po' perchè è ricco come creso e fa specie dalle nostre parti. Un po perchè sono molto ignoranti e non capiscono nulla al di fuori dei loro piccoli interessi. Un po' perchè sono da sempre più di ds che di sn. Un po'perchè una non minima percentuale è mafiosa.

Cmq è naturale che quando l'acqua è poca la papera non galleggia e ben presto si vedrà quanto berlusconi e bossi sapranno fare al sud.
Se ci sono sacrifici da fare sappiamo chi sono i primi in lizza

Anonimo ha detto...

ciao sn aequitas grazie per il commento.. interessante il tuo blog a presto

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Anche sul mio stò trattando un post sull’abolizione dell’Ici sal titolo “LA TRAPPOLA DELL’ABOLIZIONE ICI” ho in programma anche di realizzare delle interviste, e mi farebbe piacere avere un vostro commento. Vi aspetto e buona serata da Tiziano

La rivoluzione non verrà se ciascuno di voi non la farà scoppiare dentro di se