domenica 11 maggio 2008

Alla corte del Re



Parla, canta, grida, sogna, balla. In Italia sei libero di fare e dire ciò che vuoi ma non provare a nominare un parlamentare. I parlamentari non si sfiorano nemmeno con una rosa.

Parla, canta, grida, sogna, balla ma non rompere i coglioni ai politici. E' una libertà vigilata..

Annozero e i giornalisti di cui ne fanno parte sono il nemico da abbattere.

Re Silvio è tornato a Montecitorio a cavallo, dopo aver sconfitto i comunisti brutti e cattivi e adesso solo chi dice la verità condiziona il regno del popolo della libertà condizionata.

Re Silvio aveva già fatto cacciare, gli oramai leggendari, Biagi, Santoro e ("..come si chiama quell'altro?") Luttazzi con editto pronunziato dal lontano regno bulgaro. (video 1)

Poche settimane fa, su La7, aveva già declamato il secondo editto, senza allontanarsi dall'Italia.
La prima volta preferì annunciarlo dalla Bulgaria, forse per paura di un'insurrezione italiana, poi ha capito bane che agli italiani se non cacci la De Filippi e Vespa non gliene pò fregà de meno e con serenità e savoir fare ha fatto capire che con lui al governo non c'è spazio per Santoro e Travaglio. O Lui o la democrazia. (video 2)

Poi Viene mandato Sgarbi ad Annozero ma con poco successo. Vittorio insulta, grida e si aggira nervoso per lo studio perchè nessuno contraccambia gli insulti cadendo nella trappola.
Primo assalto alla democrazia fallito.(video 3-4)

L'ultima del Re delle libertà risale a ieri: ha poi sguinsagliato i suoi cani da caccia Cappon, Petruccioli e Gasparri. Travaglio è stato ospite del programma "che tempo che fa" è si è permesso di chiedere spiegazioni al nuovo Presidente del Senato Schifani riguardo dei rapporti di lavoro intrapresi con personaggi poi rivelatisi mafiosi. (video 5)
Come osa costui!!! Apriti cielo.

S'incazzano tutti: Cappon, Matteoli, Gasparri, Cicchitto e addirittura la Finocchiaro (leggi l'articolo di Repubblica QUI).
Come osa il diffamatore Travaglio a chiedere spiegazioni sui rapporti della seconda carica dello stato con uomini di Cosa Nostra??

E sì perchè Schifani era in rapporti di lavoro (in una società siciliana) con Nino Mandalà, Benny D'Agostino e Giuseppe Lombardo; Benny D'agostino viene poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, Mandalà viene condannato per mafia e Lombardo era presidente di una società in cui erano soci Nino Salemi e Ignazio Salvo, arrestati successivamente da Falcone.

Non sono queste informazioni riservate. Sul web lo scrivono tutti. E' risaputo. E poi sono fatti appurati dalla magistratura, non sono leggende metropolitane!
Però Travaglio ha detto una verità scomoda in Tv, e questo al Re non piace perchè poi la gente ci crede e diventa meno ignorante. Giammai!

Non lo so se riusciranno anche stavolta a fare fuori Santoro e la sua equipe. Quello che so e che l'indifferenza degli italiani verso queste vicende è pericoloso e scoraggiante. Credono che non siano problemi loro e quando capiranno che sono stati sodomizzati per un decennio dovranno spiegarlo ad una nuova generazione curiosa e impietrita.

Io sto dalla parte di Travaglio e rinnovo la domanda a Schifani: "Gentile Presiente del Senato e mio conterraneo, che tipo di rapporti aveva con i soci Mandalà e D'agostino?".
Domandare è lecito e rispondere è cortesia.



3 commenti:

Bionicole ha detto...

va bene, scambiamoci pure i link!

mariad ha detto...

davide non sperare che arrivino risposte a charire il passato di Schifani. Io non ci spero per niente, al massimo posso ipotizzare che qualcuno, al solito, venga censurato e mandato via dalla rai.
Ma Schifani cmq non è il solo che dovrebbe dare spiegazioni in questo Governo appena insediato.

Quanto agli italiani sodomizzati mi dici a chi ti riferisci? perchè io credo che qua di sodomizzati c'è solo una parte e non mi pare che abbia a che fare con il governo in carica...

Anonimo ha detto...

Mi consenta, anche il suo blog verrà oscurato, cribbio!!!! Come si permette! L'associazione mafiosa è una delle prerogative assolute nella selezione dei miei colleghi politici!

By silvio

La rivoluzione non verrà se ciascuno di voi non la farà scoppiare dentro di se