lunedì 29 settembre 2008

Buon compleanno Cavaliere

Sono riuscito ad entrare nella casella email del Presidente Berlusconi e vi incollo alcune email che ho copiato.

Caro Silvio, grazie a Maurizio che si trova qui con me ad Arezzo e mi aiuta a convertire in informatica questo mio pensiero, ho la possibilità di scriverti. Voglio augurarti buon compleanno, te lo meriti; hai fatto e stai facendo moltissimo per i nostri sogni comuni, grazie. Il tuo Maestro venerabile ha compiuto in primavera i suoi bei 89 anni, non ho più la forza di lottare, ma ogni giorno che passa sono sempre più sicuro di aver fatto bene a puntare su di te. Insisti su Scuola e Giustizia, lo sai solo tu quanto ci tengo. Cento di questi giorni.
Licio.

Silvio, il Ministero per la Cultura è stato un sogno che ho potuto realizzare solo grazie a Lei. Le auguro buon compleanno. La amo padrone.
Sandrino.

Ho deciso di perdonarti e te lo rendo noto oggi, cogliendo l'occasione per farti anche gli auguri di buon compleanno. Lo sai quanto mi pesa la prigione, stare lontano dai miei picciotti, non poter telefonarti ogni giorno; se sono qui la colpa è anche tua, si sono decisi a prendermi il giorno dopo le elezioni del 2006, quando quel comunistaccio di Prodi era presidente del Consiglio in pectore.
Matteo Messina Denaro è affidabile più di quanto possa sembrare, dagli una possibilità.
Buon compleanno Silvio, la tua felicità, è Cosa nostra.
Bernardo.

Auguri Presidente, ieri notte è stato meraviglioso, come sempre.
Emilio.

Tanti buon compleanni e scusa per mio italiano. Grazie Signore Berlusconi, noi veramenti felici per questa situazione vostra Alitalia. Buona idea questa di Lei, noi compriamo tra qualche anno Alitalia a prezzo piccolo e Lei dirà di avere salvato Alitalia. Ma cosa ha promesso a Banca Intesa di cosi grosso per fare mettere soldi? Non si può dire? Certo che italiani veramente stupidi. Credono a tutto.
Jean Spinetta
amministratore delegato Air France

Happy birthday to you, see you tonight.
Salam alaicum.
Bin Laden

Vittime inconsapevoli

Voglio pubblicare questo video. Lo faccio.
Non ha bisogno di commenti.
I commenti stanno finendo, tutto diventa sempre più incommentabile. Tutto. Le parole stanno finendo ma ne troveremo altre, promesso.

PRIMA PARTE



SECONDA PARTE



TERZA PARTE

martedì 23 settembre 2008

Uno Scapagnini, è per sempre

L'avrete visto nei Tg, letto sui giornali: Catania è allo sfascio, non funziona niente.

Non parliamo del mercato nero di cui vi ho raccontato con un post+video, lasciamo stare la questione dei crateri stradali di cui ho scritto e che è trattata anche con ironia in diversi siti internet, sorvoliamo ciò che è accaduto durante il periodo delle elezioni politiche e comunali di cui ho scritto su questo blog. Oggi parleremo di immondizia.

Nel seguente video che vedrete, prodotto da me, dovrete sforzarvi a convincervi che la città che vedrete non è Napoli durante l'emergenza rifiuti. Quelle che vedrete sono tutte foto scattate da me medesimo, giorno 22 settembre 2009, a Catania.

La giunta Scapagnini, per gli amici catanesi "Sciampagnino", ha lasciato un buco molto più grande di questo (<-- clicca) e i conti pubblici sono al collasso (350 milioni di euro di debiti). Gli impiegati comunali che percepiscono lo stipendio possono considerarsi dei privilegiati.
Da mesi, i 450 addetti alla raccolta dei rifiuti, non percepiscono lo stipendio e quindi si viene a creare periodicamente un tira e molla tra comune e netturbini: i netturbini scioperano per qualche giorno; il comune gli paga un anticipo; i netturbini tolgono la straripante l'immondizia; nuovamente non percepiscono quanto gli è stato promesso e tornano a scioperare. I risultati sono visibili nel seguente breve video.

lunedì 1 settembre 2008

Rialzati, Libia!


Cinque miliardi di dollari donati alla Libia.
Quando a Palermo un uomo di malaffare, ti bussa alla saracinesca, domandandoti di scegliere tra una bomba nel negozio e 10.000 euro, hai poco spazio per la fantasia. Paghi il pizzo, per amore della pace.

Quando Gheddafi ti bussa ad Arcore domandandoti una modesta cifra, 3,4 miliardi di euro promettendo una riduzione degli sbarchi clandestini dalla Libia la fantasia è ancora più limitata. Paghi il pizzo.

Sul pizzo Berlusconi è preparato, ha avuto diversi maestri nella vita, da Mangano a Tanino Cinà.
Oggi il tutor è Marcello Dell'Utri.

Venghino signori venghino, abbiamo fatto un affare. A Bush e Putin je rode.
Ufficialmente pagheremo 5 miliardi alla Libia per farci perdonare 40 anni di inimicizie. Siamo buoni, pensiamo al prossimo. Gheddafi aveva il broncio da troppi anni, faceva pena. Sembra poi che in questi ultimi tempi avesse difficoltà ad arrivare alla fine del mese, la pasta è aumentata anche lì.

Abbiamo firmato l'accordo del cuore, noi gli diamo 250 milioni di euro l'anno e loro ci promettono di limitare gli sbarchi clandestini. Grazie! Gheddafi è tornato a sorridere, grazie a noi.
E' già stato detto che in Libia costruiranno con i nostri soldi autostrade e grandi infrastrutture.
Se le meritano. I nostri sogni di vedere la Salerno-Reggio Calabria completata sono sfumati, allora proviamo a sognare per qualcun altro.
Sembra come quando le madri iscrivono le figliolette a danza, cercando di esaudire tramite le figlie i propri sogni irrealizzati.

Le infrastrutture libiche saranno costruite dalle società Ligresti, Berlusconi, Caltagirone senza sborsare un euro. I soldi sono i nostri. Per contro dovranno impegnarsi, gli stessi imprenditori, a tenere ancora per qualche anno in coma farmacologico Alitalia, sempre coi soldi nostri, si capisce.
Un piano perfetto.
Un piano a cui ci hanno preparato, come al solito. Ci hanno raccontato la storiellina del lupo cattivo, poi ci hanno abbassato i pantaloni e adesso ci hanno introdotto una supposta di 50 cm (di spessore). Come hanno fatto? Semplice, da tre settimane non parlano altro che degli sbarchi clandestini a Lampedusa, gli stessi da 10 anni a questa parte. "Situazione insostenibile", "Urge una soluzione", poi viene ufficializzato il patto tra noi e la Libia: "Dalla Libia meno clandestini!". Giù il sipario.

Adesso che abbiamo risanato l'economia mai precaria della Libia dovremo pensare a fare qualche regalo anche alla Tunisia, al Marocco, e all'Algeria, cosi risolveremo il problema clandestini.
Cinque miliardi di dollari a ciascuno, totale della spesa 20 miliardi di dollari. Tanto Silvio non bada a spese (nostre).
L'Africa risorgerà e saranno gli italiani a munirsi di gommone e partire da Portopalo in cerca di fortuna.

La rivoluzione non verrà se ciascuno di voi non la farà scoppiare dentro di se